La presente pubblicazione raccoglie gli Atti
della Giornata di studio
Carmelo, Cono e Ignazio Di Lena Testimoni di
libertà, promossa dalla Città di
Naso e dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Messina
tenutasi il 26 novembre 2011, sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, nel Cineaudi- torium comunale di Naso.
Carmelo, il sindaco illuminato incarnazione
della tradizione democratica di un Comune dal forte orgoglio
identita- rio; Cono, il mazziniano integerrimo combattente
pluridecorato sul Carso e cofondatore e primo amministratore de «La
Voce Repubblicana»; Ignazio, il militante antifascista e dirigente
di comprovato valore del Pei siciliano e romano. Tre vite che si
snodano durante la prima metà del Novecento nell’itinerario
politico dei tre principali partiti di Sinistra dell’epoca: il
socialista, il repubblicano, il comunista. Tre fratelli accomunati
dall’amore della propria terra d’origine e dall’incessante impegno
di lotta per la difesa delle libertà politiche e il riscatto delle
classi lavoratrici. Tre figli di Sicilia il cui ricordo non è mera
celebrazione ma fonte d’ispirazione e d’esempio per le più giovani
generazioni.
In apertura dei lavori il sindaco della Città,
aw. Daniele Letizia, ha inteso sottolineare come la Giornata di
studio, per gli interventi previsti ma soprattutto per l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica, «rimarrà scolpita
nella memoria e nel cuore della nostra Comunità...
Testimoni di libertà
è un titolo felice perché i Di Lena hanno lavorato alla creazione
della nuova democrazia in Sicilia. Il loro messaggio può e deve
essere un esempio per tutti, specialmente per noi amministratori
locali, per ricostruire una classe politica colta che possa
rilanciare il territorio».
L’apprezzamento sincero per un’iniziativa «che
ci permette di riscoprire i nostri padri e il loro pensiero che va
mantenuto perché identitario per tutta la Sicilia» è stato espresso
dall’Assessore regionale alla Pubblica istruzione prof. Mario
Centorrino.
Dopo le tre relazioni in programma, ad
arricchire i lavori le toccanti testimonianze di due amici ed
estimatori dei fratelli Di Lena: lo “storico” esponente del Pri on.
Salvatore Natoli Sciacca e il compianto on. Aldino Sardo Infìrri, a
lungo sindaco di Castell’Umberto ed esponente di spicco del
movimento socialista nell’area nebroidea.
A tutti coloro che in vario modo, con la loro
generosa disponibilità, hanno reso possibile la realizzazione
dell’iniziativa e ai cittadini di Naso che vi hanno partecipato
numerosi si è rivolto il ringraziamento finale del Sindaco della
Città.
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Roma,
18
NOV. 2011
Gentile signor Sindaco,
la ringrazio, a nome del Presidente della
Repubblica e della signora Napolitano, dell’invito a
presenziare al convegno su "Cono, Carmelo ed Ignazio Di
Lena, testimoni di libertà" in programma a Naso il prossimo
26 novembre. Impegni definiti da tempo non consentono di
accogliere la sua cortese richiesta.
L’impegno civile e politico dei fratelli
Di Lena per riconquistare la libertà e rifondare le
istituzioni del paese su basi democratiche costituisce un
esempio prezioso da custodire e tramandare specialmente ai
giovani. In ideale continuità con i combattenti per
l’indipendenza e l’unità nazionale, siamo tutti chiamati a
rilanciare la crescita civile ed economica dell'Italia
contribuendo alla costante e piena attuazione dei principi
fondamentali della Carta costituzionale.
Il Presidente Napolitano nel confermare
l’apprezzamento per l'iniziativa, già posta sotto il suo
Alto Patronato, rivolge a lei ed ai suoi concittadini un
cordiale saluto ed augurio di buon lavoro, cui unisco il mio
personale.
Avv. Daniele Letizia
Sindaco del Comune di Naso
Piazza Roma; 10
98074 Naso (ME)
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Massimo Cono Pietropaolo
Carmelo Di Lena sindaco della Città di Naso
nella Sicilia liberata
A Naso le idee progressiste a cui si ispirerà l’azione politicadi
Cono, Carmelo e Ignazio Di Lena si radicano dalla fine
dell’Ottocento. Nel 1889 si forma
Vita Nova, un
gruppo nutrito di aspirazioni democratico-mazziniane. Dopo la
nascita del Partito Socialista Italiano, nel 1894 Francesco Lo
Sardo, giovanissimo protagonista dei Fasci Siciliani, fonda il
Fascio operaio nasitano. Lo sviluppo del mutualismo porta alla
creazione della Società operaia e commerciale di mutuo soccorso. Nel
1900 vede la luce II Circolo dei Lavoratori composto da artigiani e
piccoli proprietari agricoli. Il 18 marzo 1902 viene costituita la
sezione socialista nasitana: Presidente è l’avvocato Gaetano
Calcerano, segretario l’agronomo Giovanni Lo Sardo, fratello di
Francesco. I due nel 1908 riusciranno a diventare consiglieri
comunali, rompendo il tradizionale blocco
monarchico-agrario-liberale che deteneva incontrastato il potere
politico cittadino. Dal 1820 fino alla caduta del Fascismo coloro
che si succedono alla carica di sindaco sono infatti i
rappresentanti delle famiglie dei ricchi proprietari terrieri e
della borghesia delle professioni liberali: Giuffrè, Parisi, Milio,
Lanza, Cuffari, Trassari, Maneri, Cangemi, Piccolo, Paterniti,
Collica, Buttà.
La rivoluzione e la restaurazione si fronteggiano nella
città di Naso sin dal periodo del Risorgimento di cui è protagonista
il nasitano onorevole, senatore del Regno, ministro del governo
dittatoriale di Garibaldi in Sicilia e sindaco di Palermo Giovanni
Raffaele, cui si oppone, fieramente borbonico, padre Giuseppe Butta
che esalterà la dinastia del Regno delle Due Sicilie ne
I Borbone di Napoli al cospetto di due
secoli
e in
Un viaggio da Boccadi/alco a Gaeta.
Il rifiuto del dispotismo e
l’amore per la libertà legano con un ponte ideale Giovanni Raffaele
al martire antifascista Francesco Lo Sardo e ai combattenti per la
liberazione dalla dittatura mussoliniana Cono, Carmelo e Ignazio Di
Lena.
Va ricordato che il regime fascista aveva assestato un duro colpo
alla comunità di Naso facendo promulgare a Vittorio Emanuele III la
legge 25 giugno 1925 n. 1170: costituzione in Comune autonomo della
frazione di Capo D’Orlando del comune di Naso[I].
Un’assemblea di orlandini, il 25 luglio 1922, nomina il comitato
pro-autonomia formato da Cono Micale Alberti, Francesco Mollica,
Basilio Conforto, Paolo Paparone e Ernesto Mancari, che sarà prima
commissario prefettizio e poi Podestà di Capo D’Orlando dal 1926 al
1931. Si legge testualmente nella sua relazione relativa al
quinquennio podestarile: «Capo D’Orlando è un Comune fascista non
solo perché sorto durante il nuovo Regime ma anche perché questa
popolazione ebbe la fortuna e l’onore di essere sorretta, nella non
facile e breve lotta per l’autonomia comunale, dal Partito e da
uomini del Governo nazionale... E così il 27 settembre 1925 con
l’ambito intervento di S.E. Giuriati, allora Ministro dei LL.PP. in
rappresentanza del governo nazionale, fu solennemente inaugurato il
nuovo Comune... Questa popolazione vide scendere dal cielo un
ministro del re e del regime qui portatosi in idrovolante. Ecco
perché Capo D’Orlando è un Comune fascista e questa popolazione è
piena di gratitudine per il Duce e il Regime...». La proposta di
autonomia venne
poi presentata dall’onorevole Paratore. |
Antonio Baglio
Ignazio Di Lena militante antifascista, uomo
della Resistenza, dirigente del PCI
La vicenda biografica di Ignazio Di Lena si identifica per intero
con la storia del Partito comunista, dalla sua fondazione nel
gennaio 1921 passando per il periodo della repressione fascista,
del confino, del carcere, sino alla lotta nella Resistenza e alla
creazione del partito nuovo nel secondo dopoguerra, per chiudersi
alle soglie del Sessantotto (si spense a Roma nel ’67). E Di Lena
l’ha percorso tutto questo cammino, che è poi la storia di un
partito inizialmente esiguo sul piano numerico, legato, tramite la
Terza Internazionale, allo Stato sovietico nato dalla rivoluzione
russa, il quale caratterizzato dapprima da basi sociali e politiche
ristrette e non alieno da un certo settarismo sarebbe giunto ad
acquisire dopo il crollo del fascismo un ruolo rilevante nel Paese,
fornendo un contributo decisivo nella lotta resistenziale, per la
riconquista della libertà e della democrazia. Una formazione
politica capace, in virtù della continuità organizzativa mantenuta
negli anni della dittatura fascista, attraverso il suo centro
interno, di assicurare un’ampia mobilitazione nella Resistenza e
sulla scia della “svolta di Salerno” di partecipare ai governi prima
nella fase del Cln e poi nella ricostruzione postbellica, divenendo
secondo l’impostazione togliattiana da piccolo partito di
“rivoluzionari di professione”, impegnati a preparare la presa del
potere nella fatidica “ora X”, un partito nazionale di massa in
grado di svolgere una larga opera di proselitismo e di “educazione”
nella società civile. |
Santi Fedele
Cono Di Lena o del mazzinianesimo praticato
Al momento dello scoppio nel 1914 della Prima guerra mondiale, Cono
Di Lena è un giovane di 25 anni, essendo nato a Naso nel 1889.
Come si evince dall’Archivio storico-fotografico del compianto
Basilio Reale Di Lena[I],
una grande passione per il giornalismo ne contraddistingue gli anni
giovanili. Cono collabora infatti a organi d’informazione anche di
un certo rilievo come
La Gazzetta di
Messina, Il Corriere di Catania e il
Giornale di Sicilia
di Palermo con articoli che vengono in prevalenza inviati da
Catania, città nella quale Cono sta completando i suoi studi.
Spesso si tratta di corrispondenze locali concernenti vertenze
sindacali e lotte politico-elettorali del paese natio, «la
graziosissima Naso, che, situata proprio di fronte alle Isole
Eolie, tutta civettuola e sorridente sta al sole fra il verde della
sua vegetazione superba». Ma al di là delle notazioni
paesaggistiche e dell’interesse per le vicende locali, emerge da
questi articoli l’attenzione di Cono per le problematiche inerenti
allo sviluppo del territorio, quale per l’appunto l’auspicata
costruzione della ferrovia Randazzo-Naso-Capo d’Orlando, ritenuta,
al pari del potenziamento della locale stazione ferroviaria, un
elemento decisivo per la ripresa dell’agricoltura e dei commerci.
[I]
Alcuni anni fa una parte considerevole dell’Archivio, ricco
di documenti e illustrazioni di notevole interesse, venne
messa a disposizione del pubblico attraverso l’inserimento
in un sito web che mi riuscì di consultare prima che venisse
a scadenza a seguito della scomparsa del Dott. Basilio Reale
Di Lena.
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I ringraziamenti della
Città di Naso
A nome della Città di Naso, il sindaco aw. Daniele Letizia
ringrazia i numerosi intervenuti alla giornata di studi “Carmelo,
Cono e Ignazio Di Lena Testimoni di libertà” per l’attenzione e le
commosse testimonianze che hanno rivolto all’iniziativa.
Il convegno è stato reso di speciale rilevanza dall’Alto Patronato
del Presidente della Repubblica e un rinnovato ringraziamento si
rivolge al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla
signora Clio Bittoni Napolitano, al Segretario generale della
Presidenza della Repubblica dott. Donato Marra, Consigliere di
Stato, al dott. Elio Berarducci, Consigliere del Presidente della
Repubblica, direttore dell’ufficio della segreteria generale,
Consigliere della Corte dei Conti, alle dottoresse Bernardini,
Campanini e Tancredi della Segreteria generale della Presidenza
della Repubblica.
Un particolare ringraziamento va all’assessore regionale Mario
Centorrino che ha partecipato alla giornata spendendo parole di alto
rilievo istituzionale; all’on. Aldino Sardo Infirri, che ha reso una
coinvolgente testimonianza durante i lavori; alla signora Pina Di
Lena.
AVV. DANIELE LETIZIA
Sindaco della Città di
Naso |
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