“Naso è un paese arioso e pittoresco¨¨ protetto da San Cono¨¨ “ Leonardo Sciascia “Un paese ci vuole¨¨ Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nella terra, nelle piante c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti” Cesare Pavese Lettera aperta di Massimo Cono Pietropaolo ai Cittadini del Comune di Naso, “La grande Naso” La Città attraversa un momento difficile della sua storia: l’interruzione traumatica dell’azione amministrativa rappresenta una ferita alla democrazia municipale. Ma anche da vicende dolore può scaturire il bene della comunità nasitana. Il fatto che giovani e motivate forze si contendano la guida della amministrazione comunale induce ad un ragionevole ottimismo in merito al futuro dell’indipendente, libero e autonomo Comune della Città di Naso. Sirene ammaliatrici vorrebbero incantarci con l’inganno della grande Naso unita a limitrofi cittadine tirreniche. Ma Naso è da sempre Grande, per ricchezza di esperienze, storia, arte, pensiero, tradizioni politiche, giuridiche, scientifiche e letterarie; non è morta né morente né spopolata né in via di spopolamento, ha un estesissimo variegato e bellissimo territorio che va dalla costa all’alta collina. È viva e vegeta, ha le risorse e gli uomini (con autonome personalità, storia, competenze, professionalità) per continuare ad Essere e svilupparsi liberamente. Naso costituisce da sola, per se stessa e per il contesto, uno dei più importanti "giacimenti culturali” di Sicilia. Non ha dunque alcuna necessità di estendersi territorialmente per diventare più grande ampliando gli indici di edificabilità che costituirebbero la premessa per la distruzione dei patrimoni ambientale, urbanistico, architettonico, storico e artistico della Città. La nostra identità collettiva si è costruita in tremiladuecento anni: l’apoikia agatirnese, il municipio romano, la baronia e la contea, l’urbe ferdinandea, la Città libertaria segnano le tappe indelebili di un itinerario glorioso che non potrà essere interotto da oligarchiche mire espansionistiche che potrebbero violare i sacri confini e degradare la stessa vita cittadina. Nel mondo globale ed interconnesso, nella società liguida e molecolare è riconoscibile (perché esistente) chi non diventa come gl'altri, ed i nasitani (con una fiera individualità da sempre) come gli altri non lo sono mai stati. Chi non si omologa, chi non diventa un’anonima contrada di un paese vicino, chi ha un profilo ben delineato all’interno di una comunità “plasmata da facebook”, chi fa della propria individualità personale e locale anche naturale motivo di attrazione per il villaggio globale ha, oggi, le chances indispensabili. Mantenere e rinvigorire le peculiarità municipali (la “civiltà municipale” di Carlo Incudine), valorizzare e promuovere la propria storia è il precipuo fattore di sviluppo civile ed economico e non un nostalgico fastidioso rimpianto del bel tempo antico. Per non smarrirsi e perdersi Naso non ha altre vie d’uscita che ritrovare se stessa: il popolo onesto e laborioso, libero da sempre, e la borghesia illuminata sapranno continuare ad educare i propri figli ed attirare le energie, e gl'uomini, per restituire unicità all’illustre tradizione culturale municipale. La strategia di uscita dalla crisi economica non risiede nell’oblio del passato o nel salto nel buio di un anonimo, indifferenziato, smemorato e periferico presente. La costa e il mare, il bosco, il teatro, la casa della cultura, la scuola, l’ospedale, l’innato senso di ospitalità, la creazione e l’incentivazione di ogni forma di lavoro e sviluppo sostenibili dall’ecosistema, sono i “talenti” che messi a frutto possono concretamente far riassumere alla Città di Naso il ruolo che le spetta di diritto nella vita siciliana. Tale ruolo smarrito, ahimè, da tempo, assieme alle responsabilità di guida. Tale riassunzione di funzione, alla semplicissima condizione che i Cittadini nasitani, con il loro innato patriottismo, coscienti dei loro valori, li difendano sviluppandoli e producendo “energia”. La difesa, la valorizzazione e la promozione dell’autonomia e indipendenza della Città di Contrusceri e Perlongo certamente costituiranno fondamentale criterio di valutazione da parte dei Cittadini nelle loro scelte venture, prossime come in quelle di lungo periodo, nella gestione del destino della Città di Naso.
Naso, 23 maggio 2010 A futura memoria
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